Oggi vi presento Vanessa! Bergamasca, vive a Roma e ama Siviglia e l’Andalusia dove appena può fugge per ballare il flamenco. Vanessa ci racconta di questa sua passione andalusa e di come la coltiva tra Italia e Spagna.

Come è avvenuto il tuo incontro con l’Andalusia?

Il mio incontro con l’Andalusia e il flamenco è avvenuto tramite il mio amore per la lingua spagnola. Ho iniziato a studiare spagnolo all’università e me ne sono innamorata.

Da lì è partito tutto: dovevo assolutamente impararlo e quindi tramite una ragazza che conobbi di Salamanca, in Castiglia, andai lì a studiarlo. Rimasi folgorata dalla cultura spagnola, dalla spontaneità, dalla voglia di vivere che in Italia, e soprattutto al nord (io sono bergamasca e ai tempi vivevo ancora lì) si sono perse.

Mi ricordo la prima volta che vidi ballare delle sevillanas, non potevo credere che esistesse una cosa così bella e così espressiva. Decisi che volevo impararle e da lì al “tunnel” del flamenco è stato un attimo!

Con il flamenco sono poi iniziati i miei pellegrinaggi in Andalusia.

Come hai scoperto la cultura flamenca di Jerez e cosa la caratterizza?

Jerez de la Frontera è uno dei luoghi chiave del flamenco, uno dei pochi posti rimasti dove la cultura delle famiglie gitane è molto presente.

Qui il flamenco è ancora parte della vita stessa, ben radicato nella vita quotidiana. Quindi la dimensione della famiglia, della festa in cui ci si riunisce e si sta insieme cantando e ballando è ben presente. Ho avuto spesso la fortuna di vivere alcune di queste esperienze e vi assicuro che sono delle cose uniche.

Senti la vita che ti scorre nelle vene, la condividi in una forma artistica con chi sta con te. Dai forma alle emozioni. Ritengo questi momenti che ho vissuto come dei regali preziosi.

Cosa consigli a chi dall’Italia vuole avvicinarsi al Flamenco?

Difficile dare consigli comunque posso dire di cercare un bravo insegnante con cui studiare in Italia e di non fermarsi lì perché il flamenco è un universo e va scoperto poco a poco, soprattutto andando in Spagna.

Un consiglio però ce l’ho: avere tanta pazienza perché il flamenco è difficilissimo e bisogna essere molto tenaci!

Quali sono le attività che organizzi con la scuola di Roma?

Con la mia insegnante di Roma, Carmen Meloni, in genere organizziamo stage con maestri spagnoli. Abbiamo già organizzato vari corsi con Ángel Muñoz, un bailaor di Cordoba, e quest’anno facciamo tornare, dopo molti anni, a Roma, un maestro molto amato, di Jerez: Andrés Peńa.

I tuoi luoghi del cuore a Siviglia

I miei luoghi del cuore di Siviglia sono più che altro dei luoghi “quotidiani” più che monumentali. Io sono molto legata a tutta la zona dell’Alameda, calle Castellar, calle Regina più a che dei monumenti veri e propri.

Questo quartiere mi ha accolta e mi sono sentita a casa, da subito.

Lo so che forse sarà banale dirlo però per me Siviglia è un’altra casa!