Come promesso arriva il post su Cabo de Gata, il meraviglioso parco nazionale che si estende lungo la costa d’Almeria.
Se volete fare una vacanza su un tratto di costa del Mediterraneo molto diverso dalla provincia di Cadice (che si affaccia sull’oceano) questo è il posto giusto.
Autunno e primavera sono i momenti ideali per il trekking, l’estate quello per godere del mare ed esplorare qualche paesino.
L’Almeria è ancora in Andalusia, nella zona dove non piove mai e la terra è arida, ma anche dove la tecnologia è riuscita a far diventare iperproduttive queste terre impiantando distese e distese di km quadrati di serre con irrigazione e nutrimento artificiale per le colture (che rovinano in molti punti il paesaggio).
- Playa Monsul Cabo de Gata
Perché andare in vacanza a Gabo de Gata
Il parco si estende tra Carboneras, Almeria e Nijar e comprende un tratto di terra e di costa in parte ancora preservato dalla cementificazione e dal turismo di massa.
La terra all’interno del parco nazionale è nera e rossa, il paesaggio arido e profondo.
Il mare verde verdissimo, tra spiagge e scogliere. Le persone che amano la natura, la tranquillità e il trekking possono trovare in alcune aree remote di Cabo de Gata la loro dimensione. Se andate in estate sappiate che alcune delle spiagge più nascoste si raggiungono dopo lungo cammino sotto il sole, quindi armatevi di tanta acqua e crema solare.
I nostri consigli per visitare Cabo de Gata
A meno che non siete in camper, vi consigliamo di alloggiare in una delle tante Casas Rurales che si trovano all’interno del Cabo.
Noi siamo stati alla Datilera, una casa bellissima e accogliente con un grande spazio e patio comune ricco di piante e gatti. La posizione è strategica per esplorare tutta la zona.
Le spiagge
Playa de los muertos: una delle più belle del parco, con sabbia e piccola ghiaia. Si parcheggia a meno di un chilometro e poi si arriva con un percorso un poco impervio di almeno 15 minuti. Lo sforzo verrà ripagato dalla bellezza. Attenzione perché se soffia il elvante il mare può essere pericoloso.
Playa Monsul: bella e con mare verde cristallino, facilmente accessibile perché si può parcheggiare a 200 metri dalla spiaggia in un parcheggio ad accesso limitato. Se andate in periodo di trekking potete camminare per 4 km dal paesino di San Josè.
Playa de los Genoveses: indubbiamente bella spiaggia vergine circondata da dune. Anche qui l’accesso in auto è limitato nel periodo estivo, ma si può raggiungere comunque con una navetta o a piedi.
La Isleta del Moro: la spiaggia è piccola ma la sera o al tramonto il posto è molto suggestivo, soprattutto per una cena. C’è un piccolo centro abitato che rende il luogo affollato. Fuori stagione è sicuramente meglio.
Cala del Barranco Negro: spiaggetta nudista che si incontra attraversando un cammino nell’arida vegetazione. Sabbia grigia, alghe e fondo marino molto ricco vi aspettano una volta arrivati. Si parcheggia lungo la strada che va verso Rodalquilar, prima di avventurarvi chiedete da dove si scende.
Da vedere
Il paesino di San Josè con annessa la spiaggia d’estate è davvero affollato e non sembra avere nulla di particolare da offrire se non le solite attrattive per avventori da turismo di massa. Molto carino invece Nijar all’interno, dove vale la pena fare una breve passeggiata soprattutto per comprare l’artigianato locale: ceramiche e paglia intrecciata. Qui troverete anche il tipico cactus di paglia simbolo dell’Almeria.
Per altri consigli su una vacanza in Almeria li trovate a questo link.
Scrivi un commento