Camminare per le strade di Siviglia in alcune stagioni può diventare una vera e propria esperienza sensoriale.

In questo post vi raccontiamo i tre profumi che per noi identificano la città.

Gli odori di Siviglia

  1. L’incenso della Semana Santa
    Il modo migliore per sapere che è arrivata la Settimana Santa (quella che precede la Pasqua) è l’odore di incenso che esce dalle chiese si espande nelle strade e segue i cortei.In realtà già alcuni giorni prima i venditori di incenso e bruciatori invadono gli angoli della città profumando le varie calles.Chi non ha mai vissuto questa esperienza a Siviglia dovrebbe farlo almeno una volta nella vita.
  2. L’Azahar, i fiori che sprigionano il profumo più intenso
    Tra marzo e aprile inizia la fioritura degli aranci, e credete Siviglia è piena di questi piccoli e composti alberi che dopo aver dato i loro frutti durante l’inverno fioriscono con la primavera.
    Quello dell’azahar è un odore inebriante, e proprio nel quartiere di Monica, il Nervion, arriva ad un’intensità tale che mentre passeggio mi sembra di sentire sfornare le pastiere.Sì perché chi non lo sapesse nella pastiera si mette l’acqua di fiori d’arancio, ma non nella versione chimica oramai diffusa anche nelle più note pasticcerie, ma quella vera estratta dai fiori che si vende in boccette di vetro spesso proveniente dal Libano.Questo filo che unisce Napoli e Siviglia mi fa sorridere e mi fa pensare che nella vita nulla è casuale.
  3. Cazón en adobo
    Soprattutto quando l’aria diventa più calda e gli odori ristagnano più forti nell’aria fuori dai tapas bar si sente chiaro l’odore del Cazón en adobo (squaletto marinato e fritto).In realtà l’odore che si sente spesso è quello di frittura, perché – inspiegabilmente per una città così calda – dalla vendita di churros (impasto di farina fritto) al pescaito (in pratica cuoppo di pesce fritto) le freidurias si trovano in ogni angolo della città.