Il post di oggi è dedicato al viaggio come scambio di culture, ma anche alla migrazione come evento necessario nella storia dell’umanità e come occasione di crescita per i popoli. Siviglia e l’Andalusia sono territori europei che la cultura araba ha profondamente influenzato, nelle abitudini, nell’aspetto, nella cucina.
Del resto anche noi siamo napoletane e veniamo da un popolo che nei secoli si è mischiato con i suoi regnanti, spagnoli e arabi compresi.
Oggi quindi scopriamo insieme la Siviglia araba, anche lì dove c’è una chiesa o uno dei simboli della città la bellezza è stata portata da un popolo “diverso”, i segni che ci lascia la storia sugli aspetti positivi delle contaminazioni culturali.
È per questo dunque che dobbiamo continuare a viaggiare e a migrare, non per dimostrare qualcosa a qualcuno, ma per mischiarci e scambiarci le cose belle.
Itinerario arabo a Siviglia
Iglesia del Salvador (Plaza del Salvador)
Antica Moschea Grande (Mezquita Mayor) dell’anno 830 fino all’XI secolo, ancora oggi è possibile visitare il cortile del abluzioni e il minareto che oggi è il campanile.
La catedral
Chiunque visiti la cattedrale di SIviglia può accorgersi delle sue antiche origini di moschea. Costruita sul sito della moschea Aljama il cui minareto è la famosa Giralda è una costruzione della dinastia Almohadi del XII secolo ed è considerata la più grande in terra ispanica. Visibile ancora resta il Patio de los Naranjos con i profumati alberi di arancio con le fontane tipiche delle moschee.
I lati sono costituiti da sette arcate centrali corrispondenti all’entrata principale ora conosciuta come la Porta del Perdono . L’ altra sala di preghiera della moschea è il sito dove oggi sorge la Puerta de la Concepción.
La Giralda
I due terzi inferiori della torre corrispondono all’antico minareto della moschea della città del XII secolo ed era allora la più alta al mondo.
El Alcázar
I Reales Alcazares nascono da un ampliamento della città murata romana. Questo è stato per secoli il palazzo dei regnanti della città, un magnifico edificio ristrutturato dagli Almohadi nel XII secolo e definitivamente plasmato dai re castigliani, con l’aiuto di artigiani moreschi di Toledo e Cordova.
Las Murallas
La città durante la dominazione araba dell’XI secolo fu circondata da un muro lungo 7300 metri, con le porte i cui nomi sono conservati fino ad oggi .Dentro c’erano ampie zone franche urbanizzate successivamente dai cristiani. Il pezzo meglio conservato si trova tra la porta della Macarena e la porta de Córdoba.
Ecco altri punti della muraglia ancora visibili:
- Muralla de los Jardines del Valle, en la Ronda in calle María Auxiliadora.
- Las Murallas del Alcázar.
- El postigo del Aceite, nel qartiere Arenal.
- La Torre de Abdelaziz, Avenida de la Constitución.
- Muralla y Torreón de la Plaza del Cabildo, Avenida de la constitución.
- Vicino la Torre de la Plata, c’è un pezzo che univa la torre de la Plata con la torre del Oro. Calle Santander.
Caños de Carmona y baños Árabes
L’acquedotto romano fu restaurato dagli Almoravides nel XII secolo, per alimentare i Giardini della Buhaira e i bagni della città. Di questi ultimi esistono ancora dei resti un po’ modificati nel tempo.
- Meson del Moro, nella via omonima nel barrio di Santa Cruz, oggi Ristorante San Marcos.
- Baños de la Reina Mora del XIII secolo, si trova alla via Baños ed era l’hammam più grande di Andalusia probabilmente collegato ad una moschea.
- Bagni arabi Aire ricostruiti nel barrio di Santa Cruz sono il luogo ideale dove isolarsi per un paio d’ore e dedicarsi al proprio benessere. Tutte le info e i prezzi si trovano sul sito dei bagni.
Palazzo e Giardini della Buhaira
La Buhaira nel quartiere San Bernardo è un piccolo padiglione nei pressi di una grande piscina con un complesso sistema di irrigazione che gioca con gli elementi architettonici con il tipico stile moresco.
Oggi il palazzo ospita uno spazio municipale dedicato ad esposizioni e attività culturali. I giardini sono molto simili alla Menara a Marrakech.
Buona passeggiata!
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